Non è necessario essere un guru della nutrizione per capire cosa significhi effettivamente “carboidrati – di cui zuccheri” sull’etichetta. Basta sapere perché non bisogna avere paura degli zuccheri, ma non per questo neanche accoglierli a braccia aperte. Questo articolo ti aiuterà a fare chiarezza.
Sulle confezioni degli alimenti troverai spesso la dicitura “carboidrati – di cui zuccheri”. Non è la stessa cosa! Lo zucchero rientra nella categoria dei carboidrati, ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Diamo un’occhiato alle differenza e perché è importante pe il tuo organismo.
I carboidrati sono la fonte di energia di base. E si dividono in due gruppi principali:
Li troverai sotto i nomi di monosaccaridi (ad esempio, glucosio, fruttosio) o disaccaridi (ad esempio, lattosio). Nella tabella nutrizionale li troverai appunto come “di cui zuccheri”. Si digeriscono rapidamente e, se l’organismo non li brucia immediatamente, di solito finiscono immagazzinati come grasso.
Esempio: Al mattino fai una colazione dolce → una rapida scarica di energia → l’insulina distribuisce lo zucchero → se non fai dell’attività fisica, il corpo immagazzina l’energia per tempi peggiori = grasso.
Sono formati da oligosaccaridi e polisaccaridi che sulla confezione sono indicati semplicemente come “carboidrati”. Non aumentano il livello di zucchero nel sangue così bruscamente sanziandoti più a lungo.
Li troverai in: patate, legumi, pane integrale, cereali o verdure.
Il tuo corpo ha bisogno di carboidrati, soprattutto il cervello e il sistema nervoso centrale. Ma serve l’equilibrio:
Il cervello gira sostanzialmente a glucosio. Ma se esageri con lo zucchero, sperimenterai il classico “afterlunch crash” – il livello di zucchero crolla e tu vorresti addormentarti sulla tastiera.
Se hai 100 g di biscotti ai cereali che contengono 75 g di carboidrati, di cui 23 g sono zuccheri, significa che quasi un terzo dei carboidrati sono zuccheri semplici. Questo darà subito una sferzata di energia al tuo corpo, ma altrettanto rapidamente il livello calerà.
Per perdere peso hai bisogno che il tuo corpo attinga alle sue riserve di grasso. Ma non lo farà se gli servi degli zuccheri veloci. Inoltre, i carboidrati semplici ti fanno venire subito fame e, quindi, mangerai di più.
Suggerimento: Scegli i carboidrati complessi – ti saziano più a lungo, contengono fibre e non fanno impennare i livelli di zucchero come le montagne russe.
Ad esempio, prima o durante una prestazione sportiva, quando vuoi dell’energia disponibile velocemente. Ma attenzione, solo se li brucerai davvero.
Lo zucchero ti ricaricherà per la bicicletta o la palestra. Ma se passi mezza giornata guardando Netflix sul divano, allora finirà tutto nei fianchi.
Per fare sport non è necessario prendere solo una banana o un panino. Sul mercato esistono numerosi integratori di carboidrati che aiutano le prestazioni e il recupero. Gli zuccheri veloci come destrosio o maltodestrina ti ricaricheranno durante l’allenamento o una gara. Al contrario, il palatinoso (isomaltulosio) si assorbe più lentamente, quindi fornisce energia in modo graduale e senza oscillazioni di zucchero. Ideale quando vuoi percorrere un lungo tragitto o un allenamento di resistenza senza soffrire la fame e la fatica.
Non si tratta di eliminare del tutto gli zuccheri. Si tratta di sapere quando e quali carboidrati scegliere. Gli zuccheri semplici sono un’energia rapida – sfruttali quando fai sport. Altrimenti, dai una chance a quelli complessi – il corpo li elaborerà più lentamente, non causeranno picchi di zucchero e ti sazieranno meglio.